Il Dry needling (DN) è definibile letteralmente “puntura a secco”.

E’ una tecnica di agopuntura che si avvale dell’utilizzo di aghi NON cavi, in quanto nulla viene iniettato all’interno del corpo. A differenza però dell’agopuntura classica (si intende l’agopuntura nata con la Medicina tradizionale Cinese) gli aghi non vengono inseriti secondo una mappatura precisa di meridiani o centri energetici. Il DN viene appreso e applicato per la risoluzione della Sindrome Dolorosa Miofasciale (SDM) e in particolare per il trattamento dei Trigger Point (TP).

Nel 1983 Janet Travel e David Simons pubblicarono il libro “Myofascial Pain and Dysfunction – The Trigger Point Manual”, pietra miliare ancora oggi nell’identificazione e nel trattamento dei TP. Secondo loro, e studi successivi, il dolore cronico può trovare spiegazione nel concetto della SDM, che si riconosce nell’identificazione di un punto trigger miofasciale. Le caratteristiche di un TP miofasciale sono riscontrabili con la palpazione, attraverso l’individuazione della bandelletta contratta, ovvero il fascicolo muscolare contratto (nell’intero muscolo) al cui interno si mantiene il TP. Inoltre la pressione lungo la bandelletta contratta deve generare dolore locale; o riferito, nel caso in cui la pressione palpatoria sia prolungata, generando ischemia nel tessuto. La perforazione del TP con tecnica di DN genera invece una rapida risposta in contrazione locale della bandelletta contratta, che risulta visibile ad occhio. Un bravo professionista con esperienza nel campo può dimostrare con un alta percentuale di attendibilità che i criteri diagnostici sono efficaci e validi.

Un TP si forma in seguito ad un trauma muscolare diretto o a posture viziate prolungate nel tempo. Numerosi studi hanno dimostrato che la contrazione rapida che si genera in risposta alla puntura con ago di un TP, determina una diminuzione della tensione dell’intera bandelletta contratta, migliora la circolazione locale e minimizza l’infiammazione del tessuto. La puntura con ago determina una microscopica lesione della fibra muscolare, che determina una risposta dell’organismo ad aumentare l’apporto di sangue locale che guarisce il tessuto nel giro di qualche ora.

Numerosi studi hanno verificato l’attendibilità e l’efficacia maggiore del DN nel trattamento dei TP. Ovviamente questa tecnica con elimina le precedenti tecniche manuali di trattamento dei TP.

Ciò che è evidente che questa tecnica richieda un’ottima conoscenza dell’ anatomia topografica da parte dell’operatore. Pertanto è importante per i pazienti affidarsi sempre a personale qualificato che abbia conseguito i requisiti necessari per l’esecuzione corretta e SICURA del DN.

 

Per approfondire:

J Man Manip Ther. 2015 Dec;23(5):276-93. doi: 10.1179/2042618615Y.0000000014.
Effectiveness of trigger point dry needling for multiple body regions: a systematic review.
Boyles R, Fowler R, Ramsey D, Burrows E.    leggi

Int J Sports Phys Ther. 2016 Feb;11(1):1-14.
DRY NEEDLING IN SUBJECTS WITH MUSCULAR TRIGGER POINTS IN THE LOWER QUARTER: A SYSTEMATIC REVIEW.
Morihisa R, Eskew J, McNamara A, Young J.   leggi